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LA STORIA DIETRO QUESTA FOTO

“Questa foto ha un significato molto importante per me e per la nostra azienda: si tratta di una foto scattata a San Diego qualche giorno fa, in occasione della nostra prima fiera negli Stati Uniti.

È una foto importante perché si vedono un padre e un figlio felici, due persone evidentemente soddisfatte del lavoro svolto e dei riscontri ricevuti.

Non è altrettanto evidente la storia di questo progetto e le difficoltà che abbiamo incontrato e dovuto superare per poter arrivare a raccontare, in questa stanza d’albergo a San Diego, la storia che si nasconde dietro questa foto.

Questo prodotto nasce nel momento più difficile della mia esperienza in Fibernet, nel 2016, quando due persone che rivestivano in azienda ruoli molto importanti, ci hanno abbandonato da un giorno ad un altro andando a lavorare per dei nostri competitor.

Ricordo un venerdì sera di fine settembre del 2016, ero con mio padre in una pizzeria vicino l’ufficio, eravamo soli nel ristorante. Mangiavamo senza dirci nulla, eravamo veramente molto scossi dagli ultimi eventi, penso di non essere stato mai tanto demotivato in vita mia. Nonostante questa difficile situazione, mi sforzavo di non pensare al passato e di volgere lo sguardo al futuro (non una cosa così semplice quando hai il morale a terra). Improvvisamente mi ricordo di un’idea nata per gioco a colazione con dei miei amici in vacanza, qualche mese prima, che sicuramente meritava di essere approfondita.

Un’idea molto semplice: un trolley contenente tutta la strumentazione per un installatore di fibra ottica che, aprendosi, si trasformava in un piano di lavoro. L’idea alla base di questo prodotto è rendere l’installatore un vero professionista: proprio come un manager lavora in qualsiasi condizione aprendo il proprio portatile, così l’installatore sarebbe stato in grado di svolgere il proprio lavoro in qualsiasi condizione e con tutti i suoi attrezzi del mestiere a portata di mano.

Inizio a parlarne a mio padre, ma continuava a mangiare senza guardarmi. Insisto nel mettere vita a questa idea alla ricerca di un suo cenno e, tutto d’un tratto, vedo che mi guarda con uno sguardo diverso, uno sguardo vivo. Mi fissa con i suoi occhi azzurri e si illumina: inizia ad immaginare le decine di migliorie da apportare al prodotto, alla tecnica di produzione migliore per ottimizzare i costi e a quanto un prodotto simile avrebbe, effettivamente, facilitato il lavoro degli installatori in fibra ottica in campo. In quel preciso momento ho avuto la convinzione che avremmo potuto realizzare un prodotto veramente innovativo, un prodotto che non esisteva al mondo. Ci sentivamo bene, rinati e con tanta energia.

Cos’era successo? AVEVAMO RIPRESO AD IMMAGINARE IL NOSTRO FUTURO.

La progettazione è durata più di otto mesi, tante prove e tanti errori che alla fine hanno portato alla realizzazione di UN1CO. In fiera abbiamo ricevuto molto interesse da distributori ed operatori telefonici del Messico, Ecuador, dal corpo dei Marines degli Stati Uniti e da uno dei maggiori player del mercato americano. Vedere persone che non conosci colpite dalla tua idea che ti dicono “Oh man, I’m gonna sell maaaany of these babies” o “wow, this little thing looks like a Ferrari”, mi riempie il cuore di orgoglio.

Ma questa non è la fine della storia. Al contrario questa foto la considero come l’inizio di una storia fatta di espansione e di progetti stimolanti. Fondamentalmente di un futuro che, e la cosa mi motiva molto, sta a me creare.

Questo non è un post motivazionale, non è un post per prendere facili “like” né tantomeno un post di rivincita. È un post vero che racconta una storia vera.

Questa esperienza mi ha fatto capire l’importanza di allontanare tutte le persone negative dalla mia vita. Quelle persone che si lamentano in continuazione, che dicono “non si può fare” (senza però mai fornire una valida alternativa), che “meglio se non fai il passo più lungo della gamba”, che ti danno consigli “per il tuo bene”. Fondamentalmente persone che cercano in ogni modo (velatamente) di ridurre la tua zona di influenza senza che tu te ne accorga, invalidando i tuoi progetti, le tue capacità e i tuoi sogni. Dopo questa esperienza e vari corsi molto interessanti che ho fatto sull’argomento, riesco a riconoscerli a km di distanza e la cosa più bella è che, ora, anche loro riconoscono me.

Ho capito quanto sia vitale circondarsi di persone positive desiderose di migliorare e a cui vuoi veramente bene, dell’importanza di lavorare in squadra in direzione di un obiettivo molto sfidante e non facilmente raggiungibile, di sentire la forza del gruppo che spinge coesa verso questo obiettivo, di lavorare divertendosi.

Last but not least, ho capito l’importanza di non smettere mai di immaginare il futuro che ognuno di noi desidera per sé, perché è un nostro diritto (e una nostra responsabilità)vivere la vita che ci rende veramente felici.”

Matteo Trinei, CEO di Fibernet